Terminata la prima fase del processo che riguarda il club campione d’Inghilterra: ecco quali sono gli scenari possibili per i Citizens
Questo è sicuramente il periodo peggiore e complesso della carriera di Pep Guardiola. Quello che da molti è considerato il miglior allenatore del mondo e colui che ha rivoluzionato il calcio moderno, sta attraversando un momento al quanto imprevisto. Il suo Manchester City nelle ultime 9 partite, tra tutte le competizioni, ha fatto registrare una sola vittoria, due pareggi e sei sconfitte. La vetta della classifica in Premier League è distante come non mai (il Liverpool ha otto punti di vantaggio e una partita da recuperare) e la possibilità che dopo quattro titoli consecutivi (sei negli ultimi sette anni) i Citizens debbano cedere lo scettro è sempre più probabile.
Guardiola, non solo i risultati: il tribunale spaventa
L’aggravante di tutta questa situazione in casa City, però, è che i deludenti risultati di quest’anno non sono la cosa più preoccupante. Lunedì 9 dicembre, infatti, è finita l’udienza del club per 115 violazioni delle regole della Premier League. Le argomentazioni conclusive del caso, aperto il 16 settembre scorso presso l’International Dispute Resolution Centre di Londra, sono state presentate nei giorni scorsi a una commissione indipendente. Il club nega di aver commesso illeciti, ma il rischio di incappare in sanzioni pesantissime c’è.
I precedenti non fanno sorridere il City
Anche perché il Manchester City non è il primo club inglese ad essere indagato per violazioni di questo tipo. Nella scorsa stagione Everton e Nottingham Forest sono stati penalizzati in classifica per violazione delle regole di profitto e sostenibilità del campionato. La cosa più preoccupante per i campioni di Inghilterra è che il numero di violazioni di entrambi i club erano decisamente inferiori rispetto ai 115 imputate ora alla squadra allenata da Guardiola: 80 violazioni delle regole finanziarie tra il 2009 e il 2018, oltre ad altre 35 per non aver collaborato con un’indagine della Premier League.
Cosa rischiano i campioni d’Inghilterra
La situazione è molto seria ed è molto difficile che il club venga scagionato da tutte le accuse. La Premier League ha presentato le accuse nel febbraio 2023, ma c’è stata una lunga attesa perché il caso si svolgesse davanti a una commissione indipendente. Il City è accusato di non aver fornito informazioni finanziarie accurate tra il 2009 e il 2018, comprese le entrate dagli sponsor e i dettagli sugli stipendi di dirigenti e giocatori. Altre accuse riguardano la violazione delle norme sulla sostenibilità finanziaria della Uefa e della Premier League.
Ma la domanda che tutti si fanno è una sola: cosa rischia il Manchester City? Si parte da una multa, passando per una pesante penalizzazione (che estrometterebbe almeno per l’anno successivo la squadra dalle competizioni europee), fino alla retrocessione in Championship, la Serie B inglese. La sentenza è prevista per il 2025 e con ogni probabilità il City ricorrerà in appello, con il rischio di far slittare la decisione finale.