Crisi Governo Francia: cosa sta succedendo in questi giorni, la ricostruzione dei fatti

La Francia sta affrontando una profonda crisi di Governo: le proteste contro Macron sono incessanti. Cosa sta succedendo?

Da settimane in Francia ha preso piede una crisi politica senza precedenti negli ultimi decenni, con il presidente delle Repubblica Emmanuel Macron che sta cercando in tutti i modi di riprendere il controllo della situazione per poter formare il nuovo Governo. Nei giorni scorsi, Macron ha ricevuto i leader di quasi tutti partiti politici, ma non ha voluto confrontarsi con Marine Le Pen e Jean Luc Mélenchon.

Come da Costituzione, è il presidente della Repubblica a nominare il Primo Ministro. Tuttavia, ciò che sta prendendo piede in Francia evidenza una condizione molto delicata, con Macron sceso drasticamente nell’indice di gradimento, con milioni di cittadini che non lo vogliono più al Governo e con i partiti che fanno opposizione alle sue decisioni. Deve essere lui a ristabilire una condizione di equilibrio, nominando un nuovo Primo Ministro, ma il momento è complesso.

La difficoltà di Macron nel nominare un nuovo Primo Ministro dopo le dimissioni di Barnier

Lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale, avvenuto lo scorso giugno, ha comportato importantissimi cambiamenti al Governo e quindi alla guida della Francia stessa. L’assenza di una maggioranza all’Assemblea Nazionale costringe a cercare un consenso trasversale prima della nomina di un nuovo Primo Ministro.

All’Eliseo, Il Presidente francese ha riunito i principali leader politici, ma senza invitare due leader, Mélanchon e Le Pen, rispettivamente alla guida del Partito Socialista (La France Insoumise) e di quello Repubblicano (Rassemblement National). Come mai questa esclusione? Perché Macron ha definito i due partiti “generatori di caos”.

Si tratta di due partiti estremisti, che spaventano Macron e tutti coloro che sono vicini all’attuale Governo, ma che stanno prendendo sempre più piede in Francia, a causa di molti fattori, in primis la crisi economica che affligge il ceto medio-basso, l’emergenza dell’immigrazione clandestina, l’inflazione, la crisi delle industrie e molti altri problemi. Problemi comuni in tutta l’Europa. Ma la Francia ora è senza Governo.

Francia senza Governo: ancora non approvata la Legge di Bilancio

Al tavolo all’Eliseo, però, non sono stati invitati anche altri partiti. Macron sta cercando di destabilizzare gli equilibri politici, cercando di far fuori tutti i possibili rivali? Per molti, si tratterebbe di una strategia machiavellica per danneggiare l’alleanza del Nouveau Front Populaire (NFP), formata l’estate scorsa con le elezioni legislative e nella quale è presente anche il Partito Socialista.

Olivier Faure, segretario del Partito Socialista, non ci sta a essere trattato così. Comunque sia, tutti i partiti focalizzano l’attenzione sul progetto che il nuovo Primo Ministro presenterà per uscire da questa instabilità. Ma chi sarà il successore di Michel Barnier? Nel frattempo, la crisi politica si acuisce e i conti francesi iniziano a sollevare molti dubbi.

Parigi è invitata a prendere provvedimenti nell’immediato, per non impattare sulla stabilità dell’economia europea, e di attenersi al nuovo patto di stabilità. Tra i Paesi della UE dilaga l’incertezza sui conti francesi. Dopo la mozione di sfiducia a Barnier, il Governo di Parigi deve affrontare molteplici problemi. L’indebolimento della Francia ha un impatto anche sul resto dell’Europa, Italia compresa.

Francia a rischio fallimento: Macron perde tempo e viene accusato di mettere in atto una strategia deleteria

Anche la Germania è alle prese con una crisi di Governo, ciò destabilizza tutti quanti e danneggia i rapporti con la Francia. La Francia si ritrova senza Governo, inaugurando un periodo di incertezza su tutti i mercati finanziari. La crisi di Governo sta intensificando il debito pubblico della Francia, attualmente il secondo più elevato in Europa, dopo quello Italiano, e che nei prossimi anni si intensificherà.

Se l’intenzione di Michel Barnier di risanare i conti del Paese prevedeva di toccare le pensioni e di aumentare le tasse, l’estrema destra e l’estrema sinistra, unite, hanno protestato, costringendolo a dare le dimissioni. Il problema, ora, è che non è stata approvata la nuova legge di bilancio, e senza Governo non può essere programmata. Ciò crea una guaio economico enorme, con i titoli di Stato considerati ad alto rischio.

Lo spread francese da 45 punti della primavera scorsa ora ha superato i 70 punti, scavalcando la Spagna, la Grecia e avvicinandosi all’Italia. Entro la fine del mese, la Francia dovrà approvare la legge di bilancio 2025, per far fronte alle spese e al deficit tra introiti incassati e spese effettuate, regolando quindi i conti pubblici. La Francia è destinata a fallire? Un’ipotesi del genere sembra molto remota, ma ora deve darsi una mossa.