Il classe 2002 è uscito dall’ospedale ed è subito andato a trovare i suoi compagni: quali saranno ora i passaggi chiave per il suo futuro
Non è stato un weekend per nulla facile in casa Fiorentina. Nella mattinata di domenica, infatti, è giunta la notizia del grave lutto che ha colpito Raffaele Palladino: l’allenatore viola ha perso la mamma Rosa e non ha seguito la squadra a Bologna per il match giocato nel pomeriggio. Tutta la società si è stretta nel dolore del mister e la mancanza del condottiero in panchina può aver influito anche sul rendimento dei giocatori che hanno visto interrompere la striscia di otto vittorie consecutive in campionato, uscendo sconfitti dal Dall’Ara per 1-0. Ma in questo weekend cupo, c’è stata una notizia che ha portato un raggio di sole nel gruppo.
Alla vigilia della partita contro i rossolbu, nella giornata di sabato, Palladino e i suoi ragazzi hanno ricevuto una visita inaspettata quanto attesa: al Viola Park si è infatti presentato Edoardo Bove. Il centrocampista aveva lasciato pochi giorni prima l’ospedale di Firenze nel quale era ricoverato da domenica 1° dicembre, data in cui aveva accusato il malore durante il match contro l’Inter. Dopo l’ansia tremenda dei primi minuti, con il passare delle ore, fortunatamente, la situazione è apparsa più rosea: il giocatore è stato sottoposto ad un’operazione al cuore e successivamente gli è stato inserito un defibrillatore sottocutaneo rimovibile.
Bove si è presentato al Viola Park in tuta, pantaloncini e scarpe da ginnastica, come per far capire che è ancora parte integrante del gruppo anche se ovviamente non potrà scendere in campo. Accolto dagli applausi scroscianti dei compagni e dei dirigenti, il giocatore ha partecipato a tutta la vigilia di casa Fiorentina: dalla seduta tattica all’allenamento, osservato a fianco di Palladino con cui si è confrontato spesso durante tutto il pomeriggio. Non è partito con la squadra, ma di certo nei prossimi giorni tornerà nuovamente al fianco dei propri compagni e lo farà fino a fine anno, essendo sotto contratto con la Fiorentina.
Passato lo spavento e attestate le sue buone condizioni di salute, ora per il calciatore inizia un nuovo percorso, ma nulla dipende da lui. Le visite dei prossimi mesi faranno capire meglio la situazione e si potrà avere maggiore luce sul futuro e se potrà tornare a scendere in campo. Per le regole italiane nessun calciatore può avere l’idoneità per giocare con defibrillatore sottocutaneo, cosa che è invece consentita all’estero (Eriksen, ad esempio, gioca ogni weekend in queste condizioni). Per questo al calciatore è stato inserito il dispositivo removibile, così che se le condizioni dovessero tornare ottimali, potrà toglierlo e ricominciare a giocare nel nostro campionato.
La vita di Giusy Versace dopo il drammatico incidente in cui ha perso entrambe le…
In che cosa consiste il sussidio statale che va a fare da stampella importante per…
Non guidare dopo aver assunto questi farmaci, rischi la confisca del veicolo e la patente…
Saranno i familiari a dover pagare a causa di coloro che accumulano troppi debiti? Tutto…
Decluttering con mancia, hai mai pensato di fare spazio in casa? Scopri come svuotare i…
Le nuove regole del Codice della Strada stanno dando filo da torcere agli automobilisti: meglio…