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Nuovo Codice della Strada, introdotta una nuova limitazione: questa disattenzione può costare caro

Con l’introduzione nel nuovo Codice della Strada hanno preso il via anche alcuni divieti prima non esistenti: occhio a questa disattenzione.

Il nuovo Codice della Strada è entrato in vigore nei primi giorni di dicembre, scatenando il panico tra gli automobilisti. In realtà, quello che non tutti sanno, è che i limiti imposti dal nuovo regolamento restano gli stessi che abbiamo avuto in passato. A cambiare sono soltanto le sanzioni, rese ancora più pesanti per i trasgressori, al fine di avere più sicurezza sulle strade italiane.

Donna al volante (europamica.it)

Sta facendo discutere il limite imposto per l’assunzione dell’alcol, ossia 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, ma resta esattamente lo stesso che era in vigore fino al dicembre scorso. Ma alle normative riguardanti l’assunzione di bevande alcoliche, così come quelle relative all’alcoltest, si aggiunge un divieto prima inesistente, e che è opportuno conoscere per non incorrere in una multa. In cosa consiste?

Nuovo regolamento per gli automobilisti: scatta la multa se si presta l’auto e manca la documentazione

È pratica comune, tra amici e familiari, prestare l’automobile. Si tratta di un favore che spesso si concede a chi non è dotato di mezzo di trasporto, oppure nel caso in cui il proprio mezzo di trasporto sia fuori uso, magari bloccato in officina. Ciò che solleva interrogativi, però, è su chi ricade la responsabilità in caso di incidenti, quando si guida una vettura prestata.

Quando si è alla guida di una vettura prestata e si viene coinvolti in un incidente, il responsabile non è soltanto il guidatore, ma anche il proprietario dell’automobile, ossia colui a cui è intestata l’assicurazione. In Italia, la responsabilità civile, quindi l’assicurazione, copre sempre il veicolo, indipendentemente da chi lo guida, perciò copre i danni causati anche se a guidare la vettura non è il proprietario.

Passaggio delle chiavi dell’auto (europamica.it)

Tuttavia, chi causa incidenti con un’auto in prestito, può far ricadere multe e declassamenti sulla patente al proprietario del veicolo. Naturalmente, un’automobile si presta a una persona fidata, che si conosce bene, ma ora, con le nuove regole, viene imposto un nuovo procedimento per poter prestare la propria vettura a un conoscente, senza incappare in sanzioni e anche per avere maggiori tutele.

Prestare l’automobile: con le nuove regole viene imposta la delega. Come si ufficializza?

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14 dicembre 2024, è stata introdotta anche una nuova normativa riguardante la possibilità di prestare l’automobile ad altre persone. L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza in strada e di ridurre l’abuso di veicoli concessi senza autorizzazione e controllo. Dunque, la nuova misura definisce nuove linee da seguire.

Prima di tutto, chi guida un’automobile in prestito, ha un limite di tempo per poterlo fare, stabilito in massimo trenta giorni consecutivi. Si tratta di una limitazione da applicare anche ai familiari non conviventi, persino ai figli che non risiedono con il genitore proprietario della vettura. Per verificare questo aspetto, sono stati intensificati i controlli in strada da parte delle Forze dell’Ordine.

Automobilisti si scambiano le chiavi dell’auto (europamica.it)

Durante i posti di blocco, le autorità annotano documenti e identità dei conducenti. Per chi trasgredisce è prevista una multa che va da 728 euro fino a un massimo di 3.636 euro, con il possibile ritiro della patente fino a tre mesi. Ma c’è una soluzione a questo problema: per chi ha necessità di guidare di frequente una vettura non intestata a sé, può presentare una delega del proprietario del mezzo.

La delega deve essere ufficializzata, quindi non basta un pezzo di carta firmato a casa, ma deve essere compilata tramite modulo presso la Motorizzazione Civile. Il modulo ha validità legale, in questo modo, si può guidare l’auto in prestito a tempo indeterminato.

Il modulo da compilare è il TT2119, al quale allegare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà firmata dal proprietario del veicolo. Anche questa procedura ha un costo, comprensivo di bollo e di diritti, che ammonta a 26 euro totali.

Andrea Cerasi

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