Stop al gas nelle case: nel 2025 inizia la transizione energetica che porterà al divieto dei combustibili fossili per il riscaldamento domestico.
Il nuovo anno ha segnato l’avvio della prima fase della norma europea che porterà al divieto di uso dei combustibili fossili per il riscaldamento domestico entro il 2040. Dal primo gennaio 2025 inizia infatti quella che viene definita “transizione energetica”.
A partire dal 2040 non verranno prodotti né commercializzati né caldaie né stufe né alcun altro elemento che utilizzi il gas. La direttiva è stata fortemente voluta per porre fine alle emissioni di gas serra e combattere l’inquinamento atmosferico. Ma quali saranno i principali cambiamenti previsti per l’anno che è appena iniziato?
Lo stop all’utilizzo dei combustibili fossili negli edifici è uno dei cambiamenti di maggior impatto sulle famiglie nella transizione energetica. La direttiva è finalizzata a combattere l’inquinamento atmosferico, ponendosi l’obiettivo di dismettere la dipendenza dal gas accogliendo alternative green, come ad esempio il fotovoltaico.
La direttiva dell’Unione europea traccia la strada per il futuro affinché l’energia venga ricavata da fonti rinnovabili e non inquinanti. Il divieto sarà definitivo tra quindici anni, ma nel corso di questo periodo sono previste diverse fasi intermedie che porteranno alla transizione definitiva.
Oggi, in Europa ci sono 100 milioni di edifici residenziali che rappresentano il 40% di consumo energetico comunitario e 1/3 di emissioni di gas serra. I dati permettono di comprendere quanto importante e urgente sia il cambiamento energetico.
Dal primo gennaio 2025 entrerà in vigore il divieto di incentivi e sconti per l’acquisto di caldaie a gas o bonus su elettrodomestici non ecologici. Chi vorrà continuare ad acquistare caldaie a gas potrà farlo ma senza aiuti pubblici.
Tra tre anni, dal 2028, gli edifici della pubblica amministrazione vedranno lo stop dei combustibili fossili. Il consumo energetico residenziale entro il 2030 dovrà essere ridotto del 16%.
Cinque anni dopo, entro il 2035, il calo del consumo energetico residenziale dovrà arrivare al 22%. Cinque anni dopo, quindi nel 2040, non sarà più possibile installare alcun nuovo elemento che utilizzi il gas. Caldaie, fornelli e simili non verranno quindi più commercializzati.
Per il riscaldamento l’alternativa alle caldaie a gas è rappresentata sicuramente dalla pompa di calore, che trasferisce l’aria calda in un edificio utilizzando energia elettrica. Oltre alle pompe di calore ci sono poi le caldaie elettriche che riscaldano l’acqua tramite resistenze elettriche. Per quanto riguarda i fornelli a gas, l’alternativa è rappresentata dai modelli a induzione, del resto già molto diffusi nelle moderne abitazioni e nelle cucine ristrutturate di recente.
A questo discorso si possono collegare la transizione energetica prevista per il mondo delle auto. Il trasporto su strada rappresenta un quinto delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea. L’UE punta a ridurre le emissioni auto del 55% e quelle dei furgoni del 50% entro il 2030. Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, l’UE sta adottando misure per ridurre le emissioni delle automobili.
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